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Immagine del redattoreDott.ssa Paola Bernuzzi

Comprendere le emozioni: rabbia. Emozione tanto utile quanto distruttiva



Qualche settimana fa, in questo spazio, ho parlato di come la rabbia possa essere utilizzata per aumentare la motivazione al raggiungimento degli obiettivi. Oggi vorrei riflettere con voi su quella rabbia che, invece di essere produttiva, provoca comportamenti distruttivi.


La rabbia è un’emozione naturale ed inevitabile, parte fondante di ogni essere umano e come tutte le altre emozioni, se viene espressa senza alcun filtro razionale, può produrre conseguenze devastanti sia per chi la agisce che per chi la subisce.


I motivi per i quali ci si arrabbia sono molteplici, ovviante, ma molti di loro si possono raggruppare in un concetto piuttosto semplice: non essere visti.

Quando subiamo un’ingiustizia, chi ci ha fatto un torto non ha tenuto in considerazione il male che ci stava facendo, cioè non ci ha visto.

Quando il nostro capo sul lavoro si rivolge a noi con parole offensive, noi ci arrabbiamo perché non ha considerato la possibilità di rispettarci come persone. Cioè non ci ha visto (o non ha voluto vederci)

Quando cerchiamo di spiegare qualche nostra difficoltà alla persona che condivide con noi la sua vita, e non veniamo compresi, ci arrabbiamo perché non siamo visti (e spesso pensiamo che la persona non voglia vederci)

Quando abbiamo difficoltà a far capire ad un figlio adolescente che il comportamento che sta agendo è sbagliato, ci arrabbiamo molto se lui o lei non accetta i nostri consigli, se non ci tiene in considerazione come adulti più esperti, se non ci vede.


Questi esempi mostrano come sentimenti di frustrazione, delusione, stress, fatica, ingiustizia, portino tutti un comune sentimento sottostante: la rabbia per non essere visti.


Vi ricordate la frase famosa del film Avatar “Io ti vedo”?


Nel film è ben rappresentato questo concetto: il vedere non passa solo attraverso gli occhi di chi guarda ma va oltre, arriva al cuore e permette alla persona di avere rispetto di chi gli sta di fronte.


Spesso mi è capitato di trovare nei miei pazienti una rabbia antica, sommersa da altre emozioni, solo apparentemente significative. Spesso vengono da me coppie non più capaci di dialogare a causa di comportamenti aggressivi scatenati da apparenti motivi futili. Persone che una volta si amavano e che non riescono più a scambiarsi due parole senza litigare furiosamente.


Le emozioni non riconosciute, e quindi non espresse correttamente, fermentano, rinchiuse in un angolo buio e insonorizzato del nostro cuore. Fermentano e fermentano e fermentano. Fino a causare esplosioni incontrollate, quasi sempre nel momento e con la persona sbagliata.


Il controllo della rabbia non significa quindi sopprimere l’emozione. Al contrario, è importante saperla riconoscere ed esprimere in una modalità costruttiva e civile.


Il primo fondamentale passo è fare un percorso di consapevolezza, arrivare ad aver chiaro qual’è il reale motivo della nostra rabbia. Se il comportamento aggressivo perdura da tempo, è lecito supporre che la rabbia sia antica, che sia stata generata da un’esperienza vissuta molti anni prima. A volte è causata da difficoltà nei rapporti con i genitori, a volte arriva da traumi irrisolti.


Il primo passo importante è arrivare ad avere una chiara consapevolezza di cosa ha generato la nostra rabbia. Spesso pensiamo che la colpa stia nel mondo che ci circonda, ma non sempre è solo questo.

Per iniziare a riflettere sulle origini della nostra rabbia si deve partire dall’osservare il tipo di rabbia che esercitiamo: la rabbia antica scoppia senza una nostra reale intenzione, è come se fosse una bomba perennemente innescata che anche solo una lieve vibrazione può far scoppiare. La rabbia semplice e momentanea non esplode con furia, si riesce a domare, esiste ma riusciamo ad agirla utilizzando la parte razionale che ci consiglia come comportarci. La rabbia antica fa da sé, prescinde dalla nostra volontà.

Se vi siete riconosciuti in alcune di queste descrizioni, chiedete un supporto psicologico, chiedete ad un professionista di aiutarvi a vedere la vostra rabbia, sforzatevi di capire da dove arriva e cercate di comprenderla. Tirarla fuori dall’antro buio è l’unico modo per risolverla.

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